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LA VISITA DEL CARDINALE
KAROL WOJTYLA
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Era il 21 di aprile del 1974, domenica.
A Roma si stava celebrando il congresso tomistico internazionale in occasione delle celebrazioni del VII centenario della morte di San Tommaso d’Aquino.
Dopo Roma, alla Pontificia Università “Angelicum”, la seconda parte si sarebbe celebrata a Napoli alla facoltà teologica dell’Italia meridionale “Aquinate” che sarebbe stata inaugurata proprio in quell’importante occasione. I congressisti, diverse centinaia di tutte le parti del mondo, avevano già ricevuto la visita e la “lezione” del Papa Paolo VI nell’aula magna dell’Angelicum ed erano stati ricevuti al palazzo del Quirinale dal Presidente della Repubblica Giovanni Leone, presente anche il cardinale arcivescovo di Cracovia Karol Wojtyla che partecipava al Congresso.
I congressisti a bordo di diversi pullman il 21 si sarebbero trasferiti a Napoli, e avrebbero trascorso quella giornata domenicale come un pellegrinaggio nei luoghi di San Tommaso.
Domenica 21 perciò, provenienti da Fossanova dove era stata celebrata messa nella chiesa di quella celebre abbazia dove l’Aquinate era morto, poco dopo mezzogiorno arrivarono ad Aquino e a quell’ora si sparsero in vari ristoranti della zona, tra cui Piedimonte San Germano, per la pausa pranzo.
Un gruppo molto folto fu ospitato appunto in un ristorante-rotonda di Piedimonte, dove pranzarono anche il cardinale Wojtyla che partecipava anche lui a questa “trasferta” (già comunicata alcune settimane addietro con una lettera inviata al vescovo mons. Minchiatti) e il maestro generale dei domenicani p. Aniceto Fernandez.
Il pranzo durò poco più di un’ora e dopo, sotto un forte temporale scoppiato poco prima, i congressisti ripresero il pullman e tornarono ad Aquino, del tutto risparmiata dalla pioggia.
Si radunarono tutti nella piazza San Tommaso e davanti al portale della Cattedrale, affacciati alla ringhiera sul sagrato, dove poi sarebbe stata sistemata la statua di San Tommaso, il cardinale Wojtyla, il maestro generale Fernandez, e le diverse centinaia di congressisti, oltre a tantissima gente che si era radunata per l’occasione, ricevettero il saluto del vescovo mons. Carlo Minchiatti e del sindaco Nicola Mazzaroppi. Dopo i saluti, ricambiati con parole di ringraziamento, l’arcivescovo di Cracovia, il generale dei domenicani e gli altri ospiti tra cui molti noti studiosi del pensiero tomista, entrarono in chiesa per raccogliersi in preghiera davanti alla reliquia di san Tommaso.
Poco dopo, ad intrattenere gli ospiti nella piazza, ci fu un suggestivo spettacolo offerto dalla esibizione degli “Sbandieratori di Cori”, un notissimo gruppo di rievocazioni medievali formatosi nella Città di Cori in provincia di Latina, spettacolo che durò diverso tempo.
Al termine, all’imbrunire, con una certa difficoltà nel riprendere i pullman che avevano parcheggiato nell’attuale piazza Municipio, ripresero tutti la via per Napoli.
Questo è il resoconto della visita che fece ad Aquino il futuro Papa Giovanni Paolo II, un uomo che alcuni anni dopo avrebbe impresso nel mondo, e per lunghi anni, un’orma come mai nessun altro e sarebbe entrato con tanta forza nella vita quotidiana di centinaia di milioni di persone che lo avrebbero visto di persona pellegrino in ogni angolo del mondo, ovunque accolto da manifestazioni di fede un tempo impensabili.
Un articolo che ricorda la visita ad Aquino del cardinale Karol Wojtyla il 21 aprile 1974. Nell’articolo è anche riportata una riproduzione della lettera con cui il futuro Giovanni Paolo II pronunciava al vescovo la sua visita.
In questa immagine, il momento in cui il vescovo mons. Minchiatti porge il suo saluto al cardinal Wojtyla, sul sagrato della basilica cattedrale di Aquino. A destra si nota il padre Aniceto Fernandez, maestro generale dei domenicani; a sinistra don Battista Colafrancesco, parroco di Aquino.
Una foto che mostra il cardinale Karol Wojtyla in piazza San Tommaso ad Aquino.
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